Anche se Facebook e i suoi profeti (e anche alcuni finti esperti di marketing…) ci dicono il contrario, una pagina Facebook non potrà sostituire mai un sito web di proprietà, ce ne accorgiamo soprattutto quando ci sono i down di Meta (e quindi di Facebook, di Instagram e di Whatsapp) e allora è impossibile comunicare con i clienti anche solo per avvisarli di un ritardo. per molti motivi, anche se noi pensiamo che il primo già basti per coinvincere tutti.
- Facebook è una società che pensa ai propri interessi prima di tutto, e quindi il suo obiettivo principale è quello di guadagnare sui suoi clienti, non di promuoverli. La strategia di approccio quindi deve essere quella di sfruttare al meglio le opportunità di visibilità che il social network ci offre, senza però farlo diventare l’unico mezzo di promozione per le nostre attività.
- Facebook non è ‘nostro’. Non possiamo colorarlo come ci pare, dobbiamo usare le foto di dimensioni obbligate, non possiamo scrivere in grassetto, o in blu o in rosso, dobbiamo addirittura scrivere il nostro nome secondo un regolamento e limitare la nostra attività a una categoria specifica. A noi questi limiti stanno un po’ stretti, e anche a tutti quelli che hanno un’attività ‘artigianale’ come nel mondo dell’estetica.
- Facebook ce l’hanno in molti, ma non tutti. Ci sono persone molto attive sul web, ai quali non interessa Facebook, e che non hanno la minima intenzione di iscriversi; per raggiungerli non basta un post sponsorizzato, bisogna parlare fuori dal confine del social network.
- Facebook mostra nella timeline quello che vuole. L’algoritmo che ci mostra i post nella nostra timeline viene aggiornato periodicamente per rispondere alle esigenze commerciali del social network: registra i Like per mostrarci le cose che più ci piacciono e nasconde quelle che ci infastidiscono. Per questo a volte i post aziendali si perdono nel flusso della timeline e l’unico modo per avere visibilità è sponsorizzare (quindi dare soldi a Facebook).
- Facebook non chiuderà, ma dovrà sempre continuare a guadagnare, e non lo farà con gli utenti finali ma con le aziende, alle quali chiede già oggi soldi per i suoi servizi, e per le quali sempre di più continua a studiare servizi a pagamento. Per questo Facebook non può sostituire il vostro sito web.
- Facebook possiede i vostri contenuti e può farne quello che vuole. Provate a cercare qualcosa scritto sulla vostra pagina aziendale nel 2013 (impresa già molto ardua…), e soprattutto provate a condividerlo fuori dal social network: è praticamente impossibile, se non riportando gli utenti dentro al social.
- Facebook non vi fa conoscere i vostri Fan. È vero che la pagina di Insight ci dà molte informazioni sulla nostra base di utenti ma se volessimo contattarli personalmente? Non possiamo farlo, se non rispondendo a una loro richiesta o scrivendo pubblicamente sul nostro muro. Solo un sito web con delle buone call to action può aiutarci a costruire e alimentare il nostro database clienti.
- Facebook non è molto amico di Google, e quindi non vi aiuta a indicizzare i contenuti, ad essere presenti nei risultati della ricerca del motore di ricerca. Solo i contenuti originali, scritti in ottica SEO e pubblicati su una piattaforma di proprietà possono aumentare il traffico, e quindi i clienti.
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