La settimana scorsa abbiamo raccontato di come Estèe Lauder dal Queens abbiamo conquistato il mondo con il suo marchio e con Clinique, e di come idee e strategie di mercato innovative siano riuscite a trainare il settore del Beauty fino a farlo diventare uno dei più importanti.
Oggi vi raccontiamo di un altro marchio famosissimo e dell’idea che lo ha diffuso e fatto amare dalle donne di tutto il mondo.
Revlon e la stagionalità dei colori
Charles Revson durante gli anni della depressione lavorava nel settore della vendita di smalti cosmetici, e non era difficile incontrarlo mentre mostrava il campionario di smalto direttamente sulle sue dita. Nel 1932, insieme al fratello Joseph e al chimico C.R. Lachman ha cambiato l’industria della bellezza per sempre, proponendo una nuova formulazione di smalto.
Partendo da una nuova formula, che utilizzava pigmenti colorati invece di coloranti, i tre fondatori riuscirono a proporre nuove serie di tonalità di smalto opaco. Nasceva così la Revlon Nail Enamel (in seguito solo Revlon) dal cognome dei due fratelli con l’aggiunta della L di Lachman.
Nel 1937 Revlon è stata distribuita nei grandi magazzini e nelle drogherie, e in soli 6 anni la società è diventata una organizzazione da svariati milioni di dollari. Nel 1940, oltre alla linea completa di manicure, Revlon ha aggiunto alla sua collezione anche un rossetto. Ben presto i colori di Revlon sono apparsi sulle punte delle dita delle donne in tutto il mondo, e anche sulla copertina di Vogue.
Il segreto del successo esplosivo del beauty marketing Revlon sembra dovuto essenzialmente a un fattore: l’introduzione della stagionalità. Revson ha diversificato la gamma di prodotti, ispirandosi alle stagioni e alle tendenze della moda, permettendo alle donne di scegliere nuovi colori per l’autunno e per la primavera, in base al vestito, al tempo e all’umore. Oggi questo ci sembra scontato ma è la piccolo scintilla che ha trasformato la routine dello smalto in un accessorio di bellezza, e che ha reso milionari i fondatori della Revlon.
1 risposta