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I brand che hanno cambiato il mercato del Beauty Marketing – Estee Lauder e Clinique

L’industria della bellezza è stato costruita da donne e uomini provenienti da ambienti modesti e umili: erano venditori porta a porta, produttori di parrucche e chimici che hanno costruito il loro impero economico in un periodo in cui l’atteggiamento nei confronti della bellezza e il ruolo pubblico delle donne si è evoluto.

Le intuizioni delle donne hanno guidato la rivoluzione delle creme di bellezza, creando prodotti, servizi e nuove forme di vendita (l’organizzazione piramidale per esempio), dando vita a un nuovo settore di mercato in un mondo ancora maschilista, e contestando l’idea che la ricerca della bellezza fosse immorale. Per questo vogliamo raccontare come alcuni brand oggi famosissimi hanno contribuito allo sviluppo del settore e anche all’innovazione delle strategie di beauty marketing.

Estee Lauder: l’attrattiva di un regalo

Estée Lauder è cresciuta nel Queens, un quartiere di New York e la sua famiglia abitava sopra al negozio di ferramenta del padre. Come si è avvicinata al mondo dei cosmetici? Diventando apprendista dello zio John Schotz, un chimico che aveva creato prodotti di cura della pelle per alberghi e attività locali. Con questi prodotti nel 1946 Estée Lauder ha iniziato le sue vendite porta a porta, fino a quando non ha racimolato abbastanza soldi per chiedere a un’importante agenzia pubblicitaria (BBDO, ancora oggi in attività) di creare una campagna per i suoi prodotti. L’agenzia non accettò l’incarico e così la signora Lauder ha studiato direttamente una campagna postale, con la quale prometteva per ogni acquisto un omaggio: ha dato così vita alla prima campagna di marketing con bonus, utilizzata ancora oggi da tutti i marchi del settore beauty.

Clinique: l’approccio medico

L’intuito di Estée Lauder non si è esaurito nel tempo, ma è continuato con Clinique. Nel 1968 questo marchio fu la risposta della società, ormai affermata, alle crescenti preoccupazioni delle donne riguardo la presenza di sostanze chimicamente nocive e additivi nei prodotti di bellezza. I prodotti Clinique erano, e ancora oggi per la maggiorparte lo sono, senza profumo e ipoallergenici (anche se queste definizioni oggi significano poco o niente) e la loro commercializzazione era ancora più geniale: in un momento storico in cui era ancora possibile alludere alla scienza medica per quanto riguarda i cosmetici, gli esperti Clinique indossavano camici bianchi come i medici e la confezione dei prodotti era rigorosamente verde, come i camici dei chirurghi. Irving Penn, un famoso fotografo di moda, ha creato per il brand uno stile visivo iconico, dove si evidenziava soprattutto la confezione del prodotto e non i soliti volti; le campagne pubblicitarie inoltre insistevano per la prima volta sulla ‘cura delle pelle’ rivolgendosi quindi a quelle donne che hanno a cuore la salute della loro pelle e non solo la bellezza.

 

Se siete appassionate di bellezza e volete saperne di più la storia dei grandi marchi e prodotti di bellezza c’è un libro molto interessante che racconta 200 storie di bellezza Pretty Iconic: A Personal Look at the Beauty Products that Changed the World. Buona lettura!

2 commenti su “I brand che hanno cambiato il mercato del Beauty Marketing – Estee Lauder e Clinique”

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