Stiamo aspettando con impazienza l’elaborazione dei dati dell’andamento del mercato estetico del 2016. Dal nostro osservatorio un’idea ce la siamo già fatta, ma aspettiamo per raccontarvela. Nel frattempo abbiamo recuperato un dato che secondo noi racconta alla perfezione il mondo dei centri estetici in Italia in questi anni.
Il dato proviene dal report del Centro Studi Cosmetica Italia, l’Associzione Nazionale delle Imprese Cosmetiche, e racconta di un calo dei consumi negli istituti di bellezza del -3,2%, per un valore di poco inferiore ai 240 milioni di euro, il dato è significativo ma le motivazioni trovate nel report sono per noi ancora più significative. Il canale dell’estetica, secondo Cosmetica Italia, è quello che più di tutti soffre dell’incapacità di ridisegnare la sua identità, che nelle attese dei consumatori è sempre più orientata alla qualificazione del servizio, di chi lo pratica e dell’ambiente in cui viene erogato. Più che nei saloni di acconciatura, sono ancora presenti le difficoltà di ricambio generazionale e imprenditoriale, mentre persistono situazioni di distribuzione aggressiva e di dubbia provenienza.

Datii di fatturato relativi al 2015, secondo il report di Cosmetica Italia.
Tralasciando la distribuzione aggressiva (lo sappiamo, è una difficoltà per molte uscire da alcune logiche e meccanismi della distribuzione, ma si può fare!) e i prodotti di dubbia provenienza (i cosmetici con il marchio personalizzato li possono fare tutti a prezzi stracciati, ma quale garanzia hanno per il consumatore finale?), che sono problemi che meritano un ulteriore approfondimento, la percezione del consumatore è quella di un servizio non ben qualificato, in un’ambiente spesso trascurato, con un’identità non ben disegnata.
Non è dappertutto così ma la percezione generale purtroppo è questa, soprattutto se si confronta l’offerta delle ‘estetiste artigiane’ con quella dei centri termali e dei centri benessere, che offrono sempre di più servizi sovrapponibili a quelli dei centri estetici, in ambienti sicuramente più moderni e accoglienti, con campagne di marketing aggressive e capillari.
Il dato non deve però scoraggiarci: sapere quali sono i punti deboli del mercato e conoscere le minacce che incombono, può solo aiutarci a migliorare. Perciò, adesso che abbiamo un anno nuovo davanti mettiamo tra i nostri propositi quello di rendere il nostro centro estetico il posto ideale per ogni cliente: con un servizio qualificato, un ambiente curato e un personale sempre più formato.
E se fate già tutto questo e ancora non vedete i risultati, allora forse è il momento di raccontarlo meglio sul web e sui social.