Come molte altre industrie, anche il settore del beauty è stato fortemente influenzato dalla pandemia di Coronavirus. Non parliamo ovviamente solo di centri estetici ma anche di tutto ciò che ruota intorno alla bellezza: negozi al dettaglio, profumerie e piattaforme di prenotazione digitale hanno completamente sospeso il servizio.
Solo gli e-commerce hanno continuato a funzionare, molti grandi brand proprio in questo momento, per mantenere le loro quote di mercato, hanno aumentato gli investimenti nel web-marketing; molti consumatori, spinti dalla necessità , hanno provato l’emozione dell’acquisto online, anche di beni che fino a questo momento acquistavano solo in negozio. Ma oltre agli e-commerce si è investito anche in altre attività a distanza.
Consulenze di bellezza virtuali e party online
Molti brand di cosmetici hanno il loro punto di forza nell’esperienza in negozio: una buona consulenza di vendita riesce a fidelizzare il cliente e ad aumentare l’importo speso. Con la chiusura obbligata dei negozi alcuni marchi come Kiehl’s hanno lanciato le consulenze di bellezza digitali. Gli skin terapist di Pfeffer Sal, a Londra, stanno offrendo un servizio di consulenza personalizzata online, seguito dalla spedizione di un kit personalizzato per l’autocura domiciliare della pelle.
Altri marchi del settore hanno organizzato eventi digitali per comunicare con i loro clienti: non presentazioni di prodotti ma semplici party online con musica, informazioni e condivisione.
Bellezza fai da te
Durante le prime settimane del lock down c’è stata una corsa all’acquisto online di tutti i prodotti, diminuita poi nelle settimane successive. Il dato di vendita è invece rimasto costante per le categorie di prodotto per la cura della pelle e la cura dei capelli.
I brand che propongono kit completi per il fai da te stanno invece registrando un aumento della domanda: il kit mani del marchio americano Olive & June ha aumentato il numero di vendite di 8 volte, con aumenti ancora più alti per tutto ciò che riguarda la colorazione dei capelli casalinga.
Donazioni e produzioni alternative
Da quando è iniziata l’emergenza coronavirus molti marchi del settore beauty hanno messo a disposizione i loro laboratori, le loro competenze scientifiche e le strutture di produzione per aiutare a combattere la pandemia. Il marchio di cura della pelle Apostrophe sostiene l’Organizzazione mondiale della sanità dando priorità alla produzione di disinfettante per le mani e donando gli utili delle vendite al fondo dell’OMS COVID-19.
L’Occitane sta producendo disinfettante per le mani e finora ne ha prodotti 70.000 litri da fornire agli operatori sanitari; il brand ha anche donato 10.000 creme per le mani ai lavoratori del servizio sanitario nazionale nel Regno Unito.