È passato più di un anno dall’entrata in vigore del regolamento europeo eppure non tutti i proprietari di siti web si sono adeguati alla normativa.
I dati sono stati pubblicati in questa settimana da FederPrivacy, l’associazione professionale italiana che riunisce gli specialisti della Privacy e sono ancora abbastanza sconfortanti: su un campione di mille siti italiani 372 risultano ancora sprovvisti di un’adeguata informativa nei moduli on line che gli utenti compilano e approvano per entrare in contatto con enti e aziende. Sconfortanti perché un sito che non rispetta le leggi sulla privacy non è solo un problema per i proprietari del sito ma anche per gli utenti che lo navigano.
Problemi per i proprietari del sito
Un sito che non rispetta la normativa sulla privacy nella raccolta dei dati (Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 – CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI) e non è adeguato alla normativa sui cookie (l’abbiamo spiegata bene qui e per chi non si fosse adeguato abbiamo anche un’offerta ancora attiva) è soggetto a sanzioni soprattutto economiche: le multe per un’informativa mancante o non idonea vanno dai 3.000 ai 18.000 euro e dai 5.000 ai 30.000 euro se si tratta di dati sensibili! Per il trattamento illecito dei dati ci possono essere anche sanzioni penali. Controllate dunque se il vostro sito rispetta la normativa, altrimenti adeguatelo al più presto.
Problemi per gli utenti
Anche come utenti dovete fare molta attenzione a cosa firmate o flaggate in un’informativa sul trattamento dati: i vostri dati, barrando una semplice casella, potrebbero essere venduti a terzi o usati per scopi commerciali (e non parliamo solo delle email ma anche dei numeri di telefono che finiscono nei database dei call center). Perciò per evitare di avere la casella email intasata di spam fate molta attenzione a come vengono trattati i vostri dati.
E se avete qualche dubbio chiedeteci pure.