Come vanno i vostri profili su Instagram? Quanti follower avete? E quanti like? Se avete deciso di puntare tutta la vostra comunicazione sul social network visuale più famoso del momento potreste avere la tentazione di comprare follower: non lo fate! Vi spieghiamo perché in questo articolo.
Comprare follower? Anche no!
Prima di tutto spieghiamo una cosa: i follower si possono comprare, e non costano neanche tanto. Puoi acquistare 1000 follower per 20 euro, ma in cambio hai solo un numero nel profilo: i follower venduti a pacchetti sono account fake, vuoti, che non interagiscono e quindi non danno visibilità al tuo profilo.
Ci sono poi servizi di automazione, bot impostati per andare a cercare profili da seguire e spargere Like qua e là, in attesa che ci tornino Like in cambio. Li avrete sicuramente notati: mettete Like al profilo Instagram di un brand di abbigliamento e subito trovate sotto le vostre foto Like o commenti di altri brand concorrenti. In quel caso non c’è un impiegato che passa il tempo a mettere Like, ma un automatismo che insegue i fan dei brand concorrenti e li invita a cliccare (un po’ come avviene con la pianificazione degli annunci per le parole chiave di AdWords).
Qualcuno potrebbe essere invogliato dai numeri piccoli: avere 100 follower può sembrare riduttivo per un’attività, ma sicuramente è meglio avere 100 follower che interagiscono con i nostri post e commentano, piuttosto che avere 1000 follower finti che non ci mettono neanche un cuore.
Oltretutto Instagram molto spesso fa delle pulizie sul suo social: gli account inattivi o segnalati come fake o bot vengono periodicamente eliminati, e così potreste trovarvi ad avere investito euro e tornare alla situazione di partenza dopo pochi giorni.
In tutto questo a scoraggiarvi nel comprare follower c’è anche la recente novità introdotta da Instagram in via sperimentale in Australia (ma voci dicono che presto sarà implementata anche qui da noi): sotto i post non è più visibile il numero dei Like; il dato è accessibile solo al proprietario del profilo. Dalla direzione di Instagram dicono che in questo modo si stimola la creatività ora troppo legata alle performance.